Riccardo Rocca, Luglio 2022
Ho cominciato a interessarmi alla ferrovia Piacenza-Bettola dopo aver scoperto casualmente, nel febbraio 2020, il tratto di pista ciclabile ripristinato lungo l’antica massicciata tra Vigolzone e Villò. Durante il periodo di chiusura per Covid mi dedicai a investigare questo tema, cercando su internet le tracce del percorso e le foto d’epoca delle varie stazioni e di altre strutture. In un secondo tempo, per disegnare certi dettagli del tracciato, feci riferimento ai documenti dell’epoca conservati presso l’archivio personale di Ferruccio Pizzamiglio e presso l’Archivio di Stato di Palazzo Farnese. Inoltre, feci foto di quello che resta delle strutture attuali per confrontarle con quelle originali.
Tutto questo materiale l’ho riordinato in un’applicazione (che si apre con il codice QR) che permette di seguire il tracciato dell’antica ferrovia e vedere ordinate le foto delle varie strutture ubicate lungo il percorso.
Questo cartellone l’ho realizzato con una parte del materiale dell’applicazione. Ho selezionato solo le foto d’epoca, ordinandole secondo la sequenza delle stazioni che si vede in mappa, a partire da Piacenza (in alto a destra) e terminando a Bettola (in basso a sinistra).
Per ricostruire il percorso della ferrovia ho consultato alcuni documenti storici, in particolare una carta topografica del 1921 e gli schemi di progetto della SIFT (la società che gestiva la ferrovia). Ho potuto così disegnare la complessità del percorso cittadino che, partendo dalla Stazione di testa (oggi Borgo Faxhall), si immetteva in una trincea (attuale pista ciclabile) passando sotto Piazzale Roma, faceva una ulteriore fermata a Barriera Roma, poi ancora un passaggio sotto la Strada Farnesiana e quindi usciva dalla città percorrendo l’attuale Corso Europa.
Lungo questo tragitto si diramavano i collegamenti con i vari arsenali: Sant’Antonio (Pertite), Arsenale di viale Malta, Galleana e Forte San Giuseppe (La Magnana).
Rimase invece solo in progetto un’enorme Stazione di Smistamento all’inizio dell’attuale Corso Europa, di fronte all’Esselunga, a testimonianza di maggiori ambizioni che però non si realizzarono.
È ricorrente il pensiero di come potrebbe essere oggi la Val Nure se la ferrovia per Bettola non fosse stata smantellata. Uno studio del 2008 (Montepara e Rastelli) propone di ripristinarla con un percorso attualizzato. Fissa la partenza nei pressi dello Stadio Garilli, individua un nuovo tracciato in pianura, in funzione dello sviluppo dei vari centri abitati, poi tra Ponte dell’Olio e Bettola riprende la sede originale, dove oggi corre la Strata Provinciale della Val Nure. Magari è solo una provocazione, ma in questo tempo di ripensamento sull’efficienza dei trasporti, invita a riflettere.
